COMUNICATO STAMPA

L'Associazione KIM Onlus denuncia la morte della piccola Tuana, kosovara, di soli 6 mesi
L’Ospedale Bambino Gesù di Roma avrebbe avuto la possibilità di salvarla.
Ma la Regione Lazio non ha voluto “trovare” 48mila euro

Questa lettera è per denunciare la morte di una bimba, Tuana, nata in Kosovo, nel luglio 2013, con una grave malformazione cardiaca. Tuana avrebbe potuto salvarsi se solo fosse stato possibile portarla in Italia, dove l’Ospedale Bambino Gesù di Roma era pronto ad accoglierla. Occorrevano però 48mila euro per pagare le sue cure. Dopo vane promesse d’impegno a cercare una soluzione da parte della Regione Lazio, l’Associazione Kim onlus, che da più di 16 anni interviene a sostegno di minori gravemente ammalati, che vivono in condizioni di disagio economico e sociale e che provengono per lo più da Paesi le cui strutture sanitarie non consentono interventi terapeutici adeguati, era riuscita a reperire, attraverso donazioni private, quanto necessario per il ricovero. In tal modo sarebbe stato possibile per Tuana venire regolarmente a Roma con un visto per motivi sanitari.
Ma, a quel punto, il 10 gennaio scorso, la piccola Tuana non c’era più…

Questa lettera aperta, che l’Associazione Kim onlus ha deciso di indirizzare ai due esponenti politici che ritiene responsabili indirettamente della triste sorte di Tuana, (l’attuale Presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, e il suo predecessore, l’onorevole Renata Polverini), e che viene inviata per conoscenza (e nella speranza vogliano intervenire per evitare che anche nel futuro possano verificarsi situazioni analoghe) alle massime cariche dello Stato, vuole essere un grido di denuncia per quella che è una barbarie: l’incapacità da parte di un Paese “civile” quale il nostro, che ha ratificato la Convenzione Internazionale dei Diritti dell’Infanzia, di sottrarre a morte certa una bambina che risiedeva a solo un’ora di volo da Roma. 

Al Presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti
Alla ex Presidente della Regione Lazio, onorevole Renata Polverini

Dal 2001 al 2012 nel Lazio è stata attiva una delibera regionale che consentiva il pagamento delle cure per i bambini stranieri gravemente malati da parte del sistema sanitario regionale.

Nel 2012 la Giunta presieduta dall'allora Presidente della Regione Lazio, Renata Polverini, oggi Deputata, ha deciso di sospendere la delibera, negando il diritto alla vita a bambine e bambini stranieri che, grazie alle Istituzioni del nostro Paese e ai tanti volontari che in Italia e all'estero riuscivano a intercettarli, potevano avere una possibilità di diventare adulti.

L'Associazione Kim si rivolge direttamente a lei, On. Polverini, perché con la sua Giunta, per prima, non ha saputo, o voluto, individuare fonti economiche per continuare a sostenere la Delibera che consentiva ad alcune ed alcuni delle tante e tanti come Tuana di essere curati attraverso il nostro sistema sanitario. Il suo governo regionale ha iniziato dapprima nell’impedire che nuove richieste di aiuto venissero accettate, poi ha chiuso i conti anche con coloro che già erano in cura e necessitavano di continuare ad essere seguiti, vanificando anni di impegno terapeutico e volontario.

Ma questa lettera è anche per lei, attuale Presidente di questa Giunta in carica, Nicola Zingaretti.

A lei dobbiamo, per iniziare, la nostra sciocca credulità. Si era presentato quale candidato credibile per dare corso ad una nuova ed attenta Regione. Dal febbraio 2013 ad oggi, invece, questa Regione che voleva essere diversa e non lasciare aperte finestre dalle quali scappavano diritti ed attenzioni, non ha saputo o voluto individuare una sia pur semplice maniera per recuperare risorse economiche da destinare al rilancio della delibera del 2001. 

Durante la sua campagna elettorale le avevamo presentato la proposta “BAMBINI VIVI” consegnandogliela “a mano” al Piccolo Teatro Eliseo. La proposta riguardava la possibilità di agire per chi è meno fortunato di noi. Perché chiunque non europeo, bussando alla nostra porta, possa avere la possibilità di far curare il proprio figlio come fosse il nostro.
E così oggi a lei, ed alla sua Giunta, dobbiamo la continuità di questa vergogna creata da chi l'ha preceduta.

Ricorda, Presidente Zingaretti, di un impegno dichiarato in sede di un precedente incontro con noi di un suo incaricato ad ottobre scorso? Era emersa almeno una disponibilità, in mancanza di meglio al momento, a sostenere una qualche emergenza in attesa di scelte future. Ebbene, il 3 dicembre scorso abbiamo avanzato la richiesta di un contributo anche parziale dei 48.000 euro necessari per far vivere la piccola Tuana, che avrebbe dovuto essere operata al massimo entro gennaio.

Il 24 dicembre ci è stato detto che la Regione non poteva spendere alcuna cifra neanche per una tale esigenza. E noi allora, con rabbia, fretta e determinazione, ci siamo attivati immediatamente per una ricerca fondi. Abbiamo raccolto così quanto necessario per il ricovero urgente che avrebbe consentito a Tuana di venire regolarmente a Roma con un visto per motivi sanitari. Era il 10 gennaio 2014 quando abbiamo contattato la famiglia che – straziata – ci ha risposto che la piccola era deceduta il 28 dicembre scorso.
Siamo addolorati. Siamo indignati. E purtroppo ci sentiamo anche noi responsabili.

Ed è per questo che ci rivolgiamo anche alle massime cariche dello Stato perché intendiamo rendere noto che il nostro Paese sta rinunciando a dare speranza di futuro a dei bambini, poco fortunati, malati, e destinati a non avere una possibilità.

Questo messaggio è espressione della nostra rabbia e del nostro dolore, ma anche del nostro impegno, come cittadini italiani, a fare in modo che il nostro Paese ricominci a compiere atti diversi. La nostra forza è nel profondo e radicato impegno di  responsabilità che ci siamo assunti più di sedici anni orsono e che tantissimi condividono.

Continueremo a cercare fondi per sostenere questi bambini anche se saremo soli. E la nostra ricerca sarà una spina nel fianco di quei governanti che non intenderanno assumersi la responsabilità di intervenire.

Roma, 16 gennaio 2014

Paolo Cespa Presidente Associazione KIM Onlus

Kim
L'Associazione Kim onlus, nata a Roma nel 1997, interviene proprio a sostegno di minori gravemente ammalati, che vivono in condizioni di disagio economico e sociale e che provengono per lo più da Paesi le cui strutture sanitarie non consentono interventi terapeutici adeguati. Di tale impegno si è avvalsa anche la Sanità Militare Italiana nei Paesi in cui era presente in missioni di pace.

L'organizzazione gestisce a Roma un Centro di Accoglienza (in Via di Villa Troili, all'interno del Parco Bellosguardo), dove vengono accolti e ospitati i minori e le loro mamme. Per coprire le spese di accoglienza e ospitalità, l'Associazione si avvale, sin dalla nascita, esclusivamente di donazioni da privati cittadini, contributi da fondazioni private e attività di raccolta fondi per eventi specifici.
Sono quasi 200 i bambini che l'Associazione ha ospitato per le cure in questi anni.

Storia della Delibera Regionale

• Del. Reg. 2032 – dicembre 2001. Programma Umanitario Regionale per prestazioni sanitarie ad alta specializzazione a favore di stranieri extracomunitari, destinato in prevalenza a soggetti in età evolutiva per € 1.100.000. Decorrenza anno 2002
• Del. Reg. 408/2003. Rinnova la precedente per € 1.500.000
• Del. Reg. 21/2005. Rinnova la precedente per € 2.000.000
• Del. Reg. 24/2007. Rinnova la precedente per € 2.000.000
• Del. Reg. 121910/2009. Rinnova la precedente assegnando € 3.000.000 per 2009 e 2010
• Del. Reg. 168785/2011. Prolunga la precedente per il 2011 con la rimanenza non utilizzata della precedente pari ad  € 1.754.234,61 fino ad esaurimento. Evidenzia le difficoltà di contabilizzazione anche a causa di interventi di lunga durata
• 1° gennaio 2012, la Giunta Polverini dichiara che non accetterà più, per mancanza di fondi, nuove richieste di cure ospedaliere per bambini non appartenenti alla CE. Manterrà in essere solo i casi già in cura. KIM nei mesi successivi comunicherà che per questa disposizione 5 bambini, nuove richieste, risultano deceduti
• Settembre 2012, la Giunta Polverini comunica che dal 1° gennaio 2013 non coprirà più i costi nemmeno per i casi già in cura da anni
• 31 gennaio 2013, KIM consegna nelle mani del candidato Zingaretti, un dossier riguardante la gravità della situazione, fidando sull'impegno apertamente dichiarato di una Regione più attenta e sollecita ai bisogni di tutti
• Febbraio 2013, la nuova Giunta Zingaretti entra in funzione. Convocazione di KIM a settembre presso un Dirigente dell'Assessorato alle Politiche sociali. “Una  Regione che vuol essere diversa, non può lasciare questa finestra aperta”, dirà
• Alcuni giorni dopo nuova convocazione. Un incaricato del Presidente recepisce chiarimenti sulla situazione. I fondi non ci sono, semmai forse nel 2014. Una disponibilità ad hoc al momento se proprio necessario per qualche caso urgente
• 3 dicembre 2013, KIM richiede un intervento ad hoc per un caso urgente: Tuana
• Ultima telefonata di KIM il 24 dicembre 2013. Non ci sono fondi neanche per Tuana. KIM comprende che non si giungerà ad una nuova Delibera e che anche questa Giunta non intende fare nulla.  A seguire, Il 28 dicembre, Tuana muore
  

Le altre pagine di KIM

I Video di KIM

KIM Bambini vivi (24 gennaio 2013)

Lettera aperta per Tuana (16 gennaio 2014)

Giorgio Tirabassi per KIM (15 dicembre 2014)