L’ASSOCIAZIONE KIM LANCIA LA PROPOSTA “BAMBINI VIVI”
RIVOLTA A TUTTI I CANDIDATI A PRESIDENTE E CONSIGLIERE DELLA REGIONE LAZIO
Roma, 24 gennaio 2013
“Proponiamo l'attivazione di un innovativo Programma Umanitario Integrato che garantisca l’assistenza sanitaria ai bambini in gravi condizioni di salute provenienti dai Paesi Extra-comunitari” così Paolo Cespa, Presidente dall’Associazione che dal 1997 ha assistito 175 bambini/ragazzi da zero a 18 anni, sotto i livelli di povertà, in gravi condizioni di salute, le cui richieste sono provenute da 50 Paesi del mondo, avvalendosi delle cure dei principali ospedali laziali, segnalati finora alla Regione Lazio ed a KIM da Caritas, Croce Rossa, Esercito Italiano come anche da Associazioni di Volontariato, ONG, medici che operano in territori esteri, privati cittadini.
"Il Programma Umanitario Integrato" prosegue Cespa "prevede il coinvolgimento congiunto della Regione Lazio e delle associazioni di volontariato. La prima dovrà garantire esclusivamente i costi degli interventi ospedalieri mentre sarà a carico delle organizzazioni non profit l’intera copertura dei costi di accoglienza, di viaggio, di medicinali una volta dimessi i bambini, nonché di garanzia della salute delle mamme (analisi,visite, presidi sanitari, ….), così come assicura KIM sin dalla sua costituzione.
La prima azione che dovrà compiere la nuova Giunta Regionale che approverà la proposta che l'Associazione lancia con "BAMBINI VIVI" è il finanziamento dell'impegno di spesa già attivo dal 2002 e bloccato dal 31 dicembre 2011 per casi umanitari di nuova richiesta e dal 31 dicembre 2012 per casi umanitari già presi in cura in precedenza e che necessitano del proseguimento terapeutico.
La proposta BAMBINI VIVI comporterà almeno due risultati rilevanti:
· Il primo riguarda lo svolgere un’azione di solidarietà e di affermazione di principi etici irrinunciabili per un Paese e una regione civile come siamo e dobbiamo continuare a essere. Gli esseri umani tutti hanno il diritto di vivere e ancor più i bambini poveri di Paesi poveri;
· Il secondo riguarda invece i legami che vengono stabiliti con le comunità straniere da dove provengono i bambini e le loro famiglie e la permanenza di rapporti e interazioni sociali e anche economiche.
“E’ bene inoltre che i candidati sappiano", prosegue Cespa, “che una precedente sospensione temporanea (nel 2009) della Delibera che stanziava i fondi dedicati ha provocato il decesso di 6 bambini e che la situazione attuale sta pregiudicando la continuità delle cure agli stessi bambini al momento presenti presso il Centro di Accoglienza della nostra Associazione” .
Non accogliere la proposta, significherebbe infine: per i casi in corso aver rimandato a morte i bimbi fino ad oggi curati oltre a vanificare le cure sin d’oggi effettuate, mentre per i casi nuovi non si garantisce nessun risparmio perché viene incentivato l’utilizzo non controllabile e non gestibile del protocollo STP (Stranieri Temporaneamente Presenti) che garantisce a uno straniero presente sul territorio nazionale (anche clandestino) l’assistenza sanitaria per grave pericolo di salute e che comunque grava sui costi del Servizio Sanitario Nazionale.
CON PREGHIERA DI DIFFUSIONE
ASSOCIAZIONE KIM ONLUS
Per dare forza a questa Proposta, l’Associazione chiede a tutti voi il massimo sostegno esprimendo personalmente la propria adesione accedendo al sito www.primapersonalazio.ideascale.com/a/dtd/BAMBINI-VIVI!/376282-21986
Diffondete questo appello ai vostri amici e chiunque altro conosciate.
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