Un'amica in Kosovo si racconta...
Dienstag, 11. November 2014 By Guariamoli NetworkCosì la mia amica Qendresa racconta l'avventura che l'ha messa in contatto con noi:
Un amico della famiglia ci ha informato che c'è una organizzazione Italiana (Guariamoli) a Peja che accoglie casi non curabili in patria. Subito dopo ho portato i documenti necessari per il trattamento fuori patria.
Un anno dopo quando avevo perso la speranza per la mia guarigione mio padre ha ricevuto una telefonata dicendo che sono stata accettata e che fra qualche giorno andrò in Italia!!!!
Siamo rimasti stupiti tutte e due!!!! In quel momento ho visto le lagrime negli occhi del mio padre.
Per me era come un sogno. Dopo la preparazione dei documenti e visti il 18.02.2013 Io e la mia madre Ryve siamo arrivati a Trieste, la prima persona che ho incontrato era Mauro Utel che era merito di lui per il mio arrivo in Italia.
All’inizio non riuscivo a comunicare in Italiano e poi piano piano ho imparato un pò di Italiano e sono riuscita a contattare con tutti.
E’ stata una bella esperienza nell’ospedale di Burlo, la cosa più importante era che non avevo paura, quando vedevo intorno a me i medici che facevano di tutto per la mia guarigione, e cosi dopo due interventi e tanti mesi di trattamento il risultato era positivo.
Durante il soggiorno di 9 mesi ho avuto la possibilitĂ di conoscere gente di diversi paesi, che stavano li per la stesa ragione. Piano piano siamo diventati amici, abbiamo trascorso bei momenti di risate. Ancora abbiamo buoni rapporti con alcuni amici che abbiamo conosciuto a Trieste. Io e mia madre siamo andate a trovare due amici di Scutari in Albania ed tutto il tempo abbiamo parlato della bella esperienza che abbiamo vissuto a Trieste....che nostalgia per quei momenti.....
Questo estate da noi e venuta la nostra cara amica Muazez Ramadani e due bambini Altina e Altin anche questi abbiamo conosciuto a Trieste dove abbiamo vissuto dei momenti indimenticabili, sono stati da noi due settimane.
Posso dire che il periodo più bello della mia vita è stato in Italia, è stata una esperienza che mi ha insegnato tante cose della vita, ho capito che la cosa importante per fare tornare la speranza di una persona che ha problemi sanitari è la buona volontà degli esseri umani.
Io e la mia famiglia siamo molto grati a Guariamoli e in particolar modo a Mauro che hanno reso possibile la mia guarigione, che mi hanno aiutato a tornare nella vita normale dove posso lavorare e uscire con i miei amici.
Grazie di cuore,
Qendresa Kabashi e mamma Riva