Ancona…pronta!
e hënë, 3 nëntor 2014Nemmeno il tempo di formalizzare l’adesione al Network Guariamoli, e già le Associazioni “Patronesse del Salesi” e “Un Battito di Ali” si sono messe all’opera con successo.
La conferenza stampa indetta il giorno 31 ottobre 2014 (grazie alla preziosa collaborazione del City Hotel di Ancona che ha messo a disposizione gratuitamente la propria Sala Congressi completamente attrezzata) aveva lo scopo di comunicare ai media e alla cittadinanza l’ultima missione effettuata proprio ad Ancona: il ricovero e il successivo intervento chirurgico avvenuti con successo all’Ospedale Torrette di Ancona da parte dell’equipe guidata dal prof. Marco Pozzi, con la partecipazione delle Associazioni che si sono accollate, senza pensarci su un momento di troppo data l’urgenza dell’intervento umanitario, tutte le spese sanitarie di oltre ventimila euro.
Un’iniziativa nata a metà ottobre , il giorno in cui il Gruppo di Volontariato Vincenziano di Roma ha contattato il nostro Network, attraverso la rappresentante del Lazio KIM Onlus, per aiutare un bimbo palestinese al quale l’Ospedale Bambin Gesù di Roma non era in grado di fornire le cure necessarie per mancanza di risorse di varia natura.
Immediatamente è stata attivata la collaborazione con le Associazioni anconetane e con il primario di Cardiochirurgia Pediatrica dell’Ospedale Torrette di Ancona.
Nel giro di un paio di giorni sono state espletate tutte le formalità burocratiche e Mohamad è partito per il capoluogo marchigiano, accompagnato dalla rappresentante del Gruppo di Volontariato Vincenziano sig.ra Paola Rotondi, che a poche ore di distanza ci scrive:
“è stata una giornata molto emozionante, siamo stati una grande famiglia che con amore ha aiutato ad affrontare e risolvere un incidente della vita, dare una speranza, un sorriso a persone che affrontano ogni giorno esperienze terribili.
Questa giornata mi ha dato una grande gioia, forza, speranza che insieme e soprattutto con amore e aiuto della Divina Provvidenza è possibile non dico cambiare il mondo ma almeno aggiungere un segno positivo, grazie.”
Il piccolo è stato subito operato con successo e se ne prevede la dimissione entro pochi giorni.
Siamo tutti molto orgogliosi che l’azione della Rete abbia permesso un così tempestivo intervento umanitario che abbia consentito ai medici di salvare la vita del piccolo Muhamad.
Resa solo il rammarico che a tale sinergica operazione non abbia partecipato la Regione Marche che, pur contattata varie volte e invitata alle nostre precedenti riunioni e all’evento stesso, non ci ha permesso di mettere a sua disposizione le nostre strutture, risorse e motivazioni per permettere di attivare da parte sua quelli che sono protocolli predisposti da tempo (rif. Deliberazione n. 768 del 23/06/2014 Approvazione Programma assistenziale umanitario a favore di cittadini stranieri minori - ex art. 32, comma 15, L. 449/1997) che dovrebbero consentire un intervento umanitario che non gravi così pesantemente sulle Associazioni di Volontariato.
“Cosa che ci si può permettere una volta soltanto e in casi di conclamata urgenza sanitaria”- citano le Presidenti Milena Fiore e Loretta Mozzoni –“ ma che rischia di mettere a repentaglio la vita di altri bambini che ne dovessero aver bisogno in un prossimo futuro”.
Comprendiamo le difficoltà del momento, peraltro condivise anche in altre Regioni, ma dobbiamo segnalare come altri abbiano attivato da tempo piani assistenziali analoghi e meno restrittivi (soprattutto dal punto di vista burocratico) e attivino talvolta procedure d’urgenza con le quali davvero si salvano, anche nel giro di una sola ora, vite umane.
Vorremmo, a conclusione di questo breve resoconto della conferenza stampa, ribadire che le Associazioni del Network sono a completa disposizione delle Istituzioni Regionali, alle quali chiediamo solo di darci il loro prezioso aiuto all’interno di un quadro di riferimento normativo già predisposto dalle stesse, fornendo da parte nostra tutte le garanzie di gestione dei singoli casi per i quali, non va dimenticato, le Associazioni si assumono tutti gli oneri finanziari di viaggio, vitto, alloggio e logistica senza i quali le Ambasciate Italiane nei paesi d’origine non possono rilasciare i visti.
Non possiamo fare a meno di citare che proprio quest’ultime, sensibili ai diritti per l’infanzia, alle vigenti regolamentazioni ma soprattutto alle loro possibilità gestionali ed operative, ci sono sempre di grande aiuto nel facilitare il più possibile gli iter burocratici, attivandosi talvolta con il Ministero degli Affari Esteri per consentirci l’utilizzo di voli militari per casi particolari.
A tutti , comunque, il nostro ringraziamento, con l’augurio di esserci guadagnati sul campo la credibilità necessaria alla Regione per mettersi in gioco assieme a noi.
Una breve rassegna stampa e video dell’evento del 31 ottobre